Questa è la storia di come Tim Kearney diventò il leggendario Bobby Z.
Tim Kearney non sta passando il suo periodo migliore. È un ex marine finito in prigione per aver ucciso un uomo e proprio lì i compagni del morto non vedono l'ora di potersi vendicare. Le sue chance sembrano ridotte al minimo, ma una via d'uscita gli viene offerta quando la DEA gli propone un accordo: fingere di essere Bobby Z, leggendario spacciatore morto per un arresto cardiaco, così da poter fare uno scambio con un loro agente che il Signore della droga, Don Huertero, teneva prigioniero.
Tim sa che questa è la sua unica possibilità di rimanere in vita, deve accettare per salvarsi la pelle, ma non sa che i veri guai, in realtà, iniziano nel momento in cui diventa Bobby Z.
Guai che hanno inizio con l'incontro con Elizabeth, vecchia fiamma del vero Bobby Z, e con Kit, un bambino diventato immediatamente il suo compagno di "viaggio".
Uscito per la prima volta nel 1997 con il titolo
La leggenda di Bobby Z,
Morte e vita di Bobby Z è un'immersione breve ma intensa nel mondo del traffico della droga messicano.
Ho letto solo tre libri di Don Winslow per ora, questo non è secondo me il più bello, ma è immediato, dal ritmo veloce, scattante e piacevole da leggere, seppur alcune scene siano al limite della realtà. L'autore non si perde in descrizioni o pensieri di troppo, e fa seguire un'azione dietro l'altra dando l'idea della frenetica vita all'interno di quel mondo malavitoso. Un mondo in cui non ci si può lasciar trascinare dalle emozioni, ed è in questo modo che l'autore racconta la storia, senza sentimentalismi. Mi è mancata, però, quella sfera emozionale che mi avrebbe permesso di entrare più in contatto con i personaggi.
Nonostante questo, ci sono importanti relazioni che si instaurano con lo scorrere tra le pagine. La mia preferita è in assoluto quella che nasce tra Tim e il piccolo Kit, il bambino per cui dal primo incontro ha iniziato a provare una forte connessione, tanto da volerlo salvare e portare con sé nella corsa per fuggire da Huertero.
Tim se ne prende cura come se fosse il suo vero padre, il loro legame è genuino, puro, e stona quasi in quel mondo fatto di soldi, droga, uccisioni.
Un thriller semplice, ma che ha saputo sorprendermi sul finale. Diretto, di rapida lettura grazie anche ai capitoli brevi, spesso di un paio di facciate, che mantengono alto il ritmo e lasciano divorare il romanzo in un paio di pomeriggi.
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